Documento Valutazione Rischio Chimico
DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO:
Il datore di lavoro è sempre tenuto ad evidenziare i rischi relativi al proprio ambiente lavorativo. Tra questi rientrano anche le valutazioni dei rischi dovute ad un eventuale rischio chimico: si tratta cioè di tutto l’insieme dei rischi che possono derivare sia dalla semplice presenza di sostanze o di miscele composte da particolari agenti chimici, sia dall’uso diretto o indiretto di tali sostanze e dai pericoli che corrono i lavoratori della propria azienda facendone uso.
Misure generali
Le misure generali e le specifiche da utilizzare per la corretta prevenzione del rischio chimico, a protezione dei lavoratori, sono tutte determinate dagli articoli di legge 224 e 225 del Testo Unico.
In particolare, si fa molta attenzione ai metodi con i quali devono essere introdotti tali agenti chimici e i relativi rischi circa l’introduzione respiratoria per inalazione oppure l’assorbimento cutaneo da contatto.,
I modelli di riferimento che vengono utilizzati prendono in considerazione un algoritmo che è in grado di assegnare dei punteggi su determinate specifiche quali
· la quantità di esposizione
· la durata dell'esposizione
· le modalità di esposizione
· la pericolosità in seguito all'esposizione
Gli obblighi del datore di lavoro
obbligo di redigere il documento di valutazione del rischio chimico spetta come già detto al datore di lavoro, a tale compito risulta comunque piuttosto elaborato e difficile per un'esecuzione autonoma, perciò solitamente per tale valutazione viene preferito affidarsi ha dei tecnici qualificati che possono stabilire correttamente la metodologia da utilizzare ma, soprattutto, possono consigliare indicare le misure più efficienti per il contenimento e per la riduzione di tutti i rischi.
Alcune statistiche
Un’indagine europea condotta pochi anni fa ha rivelato che molte sostanze pericolose sono presenti in circa il 40% degli ambienti lavorativi, comportando un rischio per ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori.
Dal 2005 al 2009 le denunce che sono state fatte per malattie professionali dovute ad agenti chimici rappresentano almeno il 10% delle denunce totali dell’INAIL, specialmente per il settore industriale e per i servizi. Un’analisi più dettagliata ha permesso di scoprire che:
· circa il 40% delle denunce consiste in tumori
· il 32% delle denunce riguarda alcuni tipi di malattie respiratorie
· il 24% è relativo a dermatiti
· il 2% in disordini del sistema nervoso
Anche per le metodologie di infortunio è stata stilata una statistica, che rivela come queste incidenze avvengano:
· per l’88% da introduzione per via nasale, orale o inalazione
· l’11% per contatto con la pelle o gli occhi
· l’1% per cause di ingerimento